Family Day
È finalmente arrivato il giorno della manifestazione romana per la famiglia. Da domani le luci del Pirellone torneranno spente, così come le politiche maroniane sul tema. Basti dire che il fondo regionale per le famiglie è sceso dai 330 milioni del 2013 ai 50 del 2016. Io porto rispetto a chi oggi scenderà in piazza con idee diverse dalle mie, ma chiedo coerenza, non tanto nei comportamenti personali (per quelli ciascuno fa i conti con se stesso) ma con le azioni svolte nell'ambito delle proprie pubbliche responsabilità.

La settimana in Regione
Settimana breve e scarica: la Lega ha chiesto la sospensione per un paio di giorni della programmazione ordinaria perchè impegnata in un seminario con Salvini. Il presidente dell'aula, Cattaneo, ha acconsentito. Nulla di male, non fosse che un paio di mesi fa un'analoga richiesta del gruppo PD al fine di partecipare per mezza giornata ad un incontro con Renzi era stata negata.

Voto elettronico fai da te
La commissione II “Affari istituzionali” ha licenziato il regolamento regionale per lo svolgimento del referendum consultivo mediante voto elettronico. Con la maggioranza hanno votato a favore anche i 5 Stelle, contrario il PD. Ancora una volta Regione Lombardia ha voluto procedere per conto suo, senza intesa preventiva col ministero e senza tener conto delle riserve dei comuni, sui quali vengono scaricate nuove incombenze e costi per l'allestimento dei seggi e le operazioni connesse. Con questo metodo infatti sarà impossibile abbinare la consultazione elettronica con qualsiasi votazione “tradizionale” cartacea: nessun risparmio quindi ma tanto lavoro in più per quello che si configura solo come un grande e salato sondaggio.

Il ministro Boschi al gruppo regionale
L'inutilità del referendum maroniano è stata nuovamente sancita ieri pomeriggio in occasione dell'incontro organizzato dal nostro gruppo consiliare al Pirellone col ministro Boschi. Con lei abbiamo ragionato sulle ricadute della riforma costituzionale sulle autonomie. Ha ribadito due cose importanti: che il percorso del regionalismo differenziato esce semplificato dal nuovo quadro costituzionale, e che è intenzione del Governo attivarlo non appena una Regione ne faccia motivata richiesta. A Maroni basterebbero quindi pochi spiccioli per una raccomandata R.R. da inviare subito a Palazzo Chigi, destinando altrimenti i 30 milioni del referendum.

In memoria degli Ster
Non so quanti cittadini lombardi sappiano cosa sono gli Ster. Sono gli uffici decentrati della Regione, attualmente presenti in ogni capoluogo di provincia. Da tempo ne chiediamo la soppressione o, meglio, l'aggregazione con altri luoghi della pubblica amministrazione (camere di commercio, uffici provinciali) in un'ottica di semplificazione e risparmio. Ora Maroni, con una delibera di giunta, li riforma a metà, accorpandoli in otto strutture corrispondenti geograficamente agli annunciati otto cantoni. Per il momento il riassetto riguarda solo le funzioni direttive: tutti i presìdi locali sono mantenuti, “per assicurare i servizi”, così dice la delibera. Quel che si assicura, in realtà, è l'ulteriore confusione.

Il traforo delle mele
La Giunta regionale ha deliberato l'affidamento dell'incarico ad Infrastrutture Lombarde per uno studio di fattibilità del traforo dello Stelvio. Almeno un paio di milioni buttati per un ipotetico tunnel tra Bormio e la Val Venosta, cofinanziato con la provincia di Bolzano. L'idea non è nuova, tra le più singolari motivazioni lette in questi anni, segnalo un'intervista del presidente della provincia autonoma di Bolzano che sosteneva l'utilità dell'opera per far arrivare più celermente le mele della Val Venosta sul ricco mercato lombardo. Sic.

Appuntamenti
Domattina 31 gennaio a Vimercate manifestazione a ricordo dei Martiri vimercatesi.
A chi fosse interessato segnalo un mio articolo sul Cittadino in merito al tema del futuro delle province.

Buon Derby

Enrico Brambilla