Stabilità 1: chi paga il conto?
A cena in compagnia c'è spesso quello che più di altri tiene la serata con racconti, battute, iniezioni di buonumore. Che fa il brillante per far colpo sul gruppo e non lesina nell'ordinare champagne per tutti. Poi, al momento del conto, punta il dito verso chi deve pagare la festa, facendolo sentire un povero tirchio egoista in caso di resistenza. Al banchetto della Legge di stabilità era scontato che il convitato destinato a pagare gli sgravi concessi con generosità (soprattutto alle imprese) fosse la finanza locale. Non è una novità: anche i pur ottimi 80 euro in busta paga li hanno in gran parte pagati i comuni coi tagli loro imposti, salvo poi rivalersi sui cittadini aumentando la Tasi. Gestita cosí è una gran partita di giro (per usare termini edulcorati). Il conto è giusto che lo si paghi tutti, meglio se in proporzione a quanto ognuno ha in tasca. Quelle dei comuni sono vuote, da lì non si può prendere proprio più nulla.

Stabilità 2: non scherziamo sulla sanità
La reazione di Maroni ai nuovi tagli per le Regioni è sbagliata. Minacciare la chiusura di dieci ospedali sembra più una ritorsione che una effettiva valutazione dei potenziali effetti della manovra. È comunque inaccettabile il tono di sfida del Presidente del Consiglio. Prendersela con le Regioni, dopo Fiorito, è facile e crea consenso. Noi stessi abbiamo più volte denunciato come anche nelle pieghe della sanità lombarda vi siano inefficienze e sprechi. Il punto è che i risparmi che si devono ottenere vanno reinvestiti per coprire i nuovi bisogni e per far scendere i ticket troppo costosi. Si impongano pure tagli, purché ne beneficino direttamente i cittadini lombardi che pagano più di altri: quel che non va bene è che i frutti invece siano a favore della spesa centrale.

Stabilità 3: povera Irap
La cancellazione dell'Irap sul costo del lavoro a tempo indeterminato ha raccolto consensi pressochè unanimi. L'Irap è l'imposta più odiata. Si dice perché iniqua. La vera ragione è che si tratta dell'imposta più difficile da evadere. Basata su tre fattori: profitti, lavoro, interessi. Va inoltre ricordato che al momento della sua istituzione assorbì sei precedenti imposte, tra cui la famigerata tassa sulla salute. Tanto che, nell'impianto federalista, era destinata a sostenere i costi della sanità ed essere quindi regionalizzata. I vari interventi successivi ne hanno ormai stravolto la natura: tanto vale abolirla del tutto. Rimane però poi il tema di come finanziare il federalismo, ammesso che ci si creda ancora.

La settimana in Regione
Unica nota di rilievo della seduta settimanale del Consiglio Regionale è stata la cerimonia di premiazione dell'EA7 Armani campione d'Italia di Basket. Coi varesini Maroni e Cattaneo che masticavano amaro, data la storica rivalità cittadina. Le cose più interessanti sono successe fuori dall'aula. A partire dalla richiesta di rinvio a giudizio per il vice-governatore Mantovani. Il nuovo guaio risale ai tempi in cui era sindaco di Arconate e pare abbia favorito un'impresa, in affari con un suo assessore. A breve l'udienza. Prosegue anche l'inchiesta sugli incarichi in Eupolis, l'Istituto Regionale di Ricerca e Formazione, che rischia di travolgere lo stesso Maroni.
In settimana si è dimesso il Direttore, il Prof. Brugnoli, anch'esso raggiunto da avviso di garanzia. Sul piano politico la maggioranza è finita sotto in commissione Ambiente sulla riforma del servizio idrico. Sono sempre più allo sbando. Servirebbe invece un governo regionale forte per affrontare le tante questioni aperte, a partire dalle nuove province cui va assicurato il trasferimento di funzioni e risorse.

Huber contro taxi
Ho incontrato la 'capa' italiana di Huber, il nuovo servizio che si sta diffondendo su scala mondiale tramite una app per consentire l'incrocio tra domanda ed offerta nel trasporto di persone. È una giovane determinata e preparata: la sera stessa del nostro incontro è apparsa su La 7 a discutere della manovra economica. Tuttavia non mi ha convinto. I taxisti, che ne temono la concorrenza, sono una delle categorie più impopolari (dopo i consiglieri regionali ed i sindacalisti) ma non hanno tutti i torti. In particolare quando evidenziano che Huber non rispetta le regole fino in fondo, a partire da quelle fiscali. Al solito, si spaccia per modernità l'ennesima multinazionale che non paga le tasse in Italia ed impone condizioni di lavoro precarie.

Delibere della Giunta Regionale su sanità e welfare
Attuazione delle iniziative per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati
La delibera stanzia i fondi necessari a finanziare circa 1100 interventi per  la rimozione delle barriere architettoniche negli edifici privati per soddisfare le richieste dei cittadini meno abbienti o con limitazioni  funzionali permanenti più gravi. Il contributo verrà erogato dai Comuni ove è  stata presentata la domanda. L’impegno finanziario di Regione Lombardia è di 4,15 milioni di euro: 525.000 euro destinati a finanziare 220 domande  pervenute a seguito del bando sperimentale regionale 2014 e 3,6 milioni di euro  per il finanziamento di circa 880 domande non ancora liquidate nelle annualità  2011-2012.
2 milioni per separati o divorziati con figli minori o disabili
La delibera approva i requisiti di accesso al fondo per il sostegno dei  genitori separati o divorziati, con figli minori o portatori di disabilità  grave che versano in condizioni di disagio economico, nonché i criteri di  valutazione delle domande e le modalità operative di gestione del fondo.
675.000 euro per interventi a favore dei malati oncologici
In particolare sono previsti interventi di sostegno psicologico  e l’erogazione di un contributo economico per l’acquisto della parrucca per le donne con alopecia da chemioterapia. L’impegno finanziario di Regione Lombardia, per il primo anno, è di 675.000 euro.

Appuntamenti
Lunedì 20 alle 9.30 Convegno PD a Palazzo Pirelli su Sport e carcere; alle  17.00 sono su MilanoW; giovedì 23 alle 21.00 Direzione Provinciale PD di Monza e Brianza.

Enrico Brambilla