La frittata di Alcatel
Se un'azienda inaugura una nuova sede di gran pregio ed al tempo stesso mette in esubero 586 dipendenti trovo normale che questi ultimi si incazzino. Sbagliato che indirizzino la loro protesta contro il Presidente del Consiglio, lanciandogli contro delle uova. Però qualche parola in più su come si possano tenere insieme innovazione ed occupazione me la sarei aspettata anche da lui. Perchè questo è il grande problema dei nostri tempi, così diversi da quelli dell'Ing. Floriani, fondatore dell'allora Telettra. Emblema di un capitalismo 'sociale' spazzato via dalla successiva sciagurata proprietà di Fiat ed agli antipodi culturali rispetto ai nuovi manager multinazionali di Alcatel-Lucent. È vero: non ci deve interessare il loro passaporto, ma l'Italia non può essere solo terreno di scorrerie finanziarie. Ed a difendere il nostro know out non possono rimanere da soli gli operai.

La settimana in Regione (tra profilattici e matrimoni)
Lunedì la maggioranza di centrodestra, con un'interpretazione protervia del regolamento, ha liquidato in pochi minuti i 1300 emendamenti delle opposizioni sul consumo di suolo. Ora la partita si giocherà in aula il prossimo martedì. La seduta di consiglio è stata caratterizzata da alcune mozioni 'singolari'. La Lega ha proposto la distribuzione gratuita di profilattici ai giovani in occasione della giornata mondiale contro l'AIDS. NCD ha alzato il tiro contro i sindaci che hanno deciso di trascrivere i matrimoni di persone dello stesso sesso contratti all'estero. Difficilmente mi scaldo nei miei interventi consiliari, ma la proposta che il consiglio regionale diffidasse i sindaci, per di più su materia non di nostra competenza, mi ha fatto imbufalire. Ciò indipendentemente dalla materia del contendere. Tra Regioni e Comuni non c'è, e non deve esserci, alcun rapporto gerarchico.

I giorni del consumo di suolo
Da martedì inizierà in consiglio la battaglia per difendere quel che resta del territorio e del paesaggio lombardo, messi a grave rischio dal progetto di legge del centrodestra. A chi fosse sfuggito segnalo l'ottimo articolo del presidente dell'INU (istituto nazionale urbanistica) su Repubblica di giovedì scorso che ben riassume le ragioni di opposizione a questa legge.
Maroni ha dovuto piegarsi agli alleati: i principi contenuti nell'originario Pdl della Lega sono stati tutti abbandonati. Ciononostante Forza Italia, irriconoscente, ieri ha diramato un comunicato col quale minaccia di mettere in campo 'ogni azione per un cambio di passo in Regione'. Le ruspe hanno acceso i motori.

Il punto su Pedemontana
Ieri pomeriggio alcuni sindaci della tratta B2 di Pedemontana si sono incontrati con Maroni, l'assessore Cavalli ed il Presidente di Cal, Besozzi. È stato confermato l'impegno a chiudere i lavori del tratto B1 (da Lomazzo a Lentate) entro il 30 aprile. I sindaci hanno chiesto che però la decisione di aprire alla circolazione venga postergata alla valutazione dei flussi di traffico oggetto di un nuovo studio che sarà presentato la prossima settimana. Maroni si è reso anche  disponibile ad anticipare alcune opere complementari, da concordare, relative alla successiva tratta B2 che, con la tratta C, ripartirà dal gennaio 2016. I tempi previsti per questo pezzo (da Lentate a Vimercate) sono di 36 mesi: quindi obiettivo 2019. Il quadro finanziario è tutt'altro che certo e solido, ma la Regione continua ad assicurare che l'opera si farà tutta intera.

Il codice che manca alla Brianza
Monza e Brianza rischiano di perdere il proprio Ufficio Scolastico Territoriale (UST, l'ex provveditorato agli studi) per via della mancata attribuzione del codice MB da parte del Ministero. Con la spending review infatti si è deciso di accorpare le sedi esistenti e Monza, che pur diventata provincia non ha mai avuto attribuito un codice proprio, viene riassorbita da Milano. Va detto che gli amministratori della giunta Allevi non mi risulta abbiano fatto nulla nei cinque anni trascorsi per consolidare l'ufficio brianzolo. La grana quindi è ora nelle mani del neoeletto Presidente Ponti. Con il quale stiamo lavorando per trovare una giusta soluzione, che nel rispetto degli obiettivi condivisi di riduzione dei costi garantisca il servizio ad un bacino così importante.

Il prezzo dell'eterologa
La giunta ha  individuato  le tariffe transitorie di riferimento per le prestazioni di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) di tipo eterologo:
Fecondazione eterologa con seme da donatore con inseminazione intrauterina: € 1.500 (compresi € 500 per i farmaci);
Fecondazione eterologa con seme da donatore in vitro: € 3.500 (compresi € 500 per i farmaci);
Fecondazione eterologa con ovociti da donatrice: € 4.000 (compresi € 500 per i farmaci);
Come è noto la  Regione Lombardia ha deciso che fino a quando le prestazioni di PMA non verranno ricomprese nel DPCM che individua i LEA, le stesse saranno a totale carico dell'assistito anche qualora venissero rese da strutture di altre Regioni.

Appuntamenti
Lunedi 10 dalle 15.30 a palazzo Pirelli convegno PD su "Le sfide dell'energia"; lunedì 17 dalle 10.00, sempre in Regione, convegno PD sui trasporti: 'Una cura del ferro per la Lombardia'.

Enrico Brambilla