Se bastasse una legge
Se bastasse una bella canzone per far piovere amore... Parafrasando Eros Ramazzotti, per fare una Buona Scuola ci vuole molto più di una legge. Quella appena approvata dalla Camera contiene aspetti positivi, in particolare per le nuove risorse che vi vengono investite. Ma restano diversi punti critici, a partire dal rischio di sottrazione di centralità alla scuola statale. C'è poi quel che nella riforma manca: un quadro d'insieme del riassetto del nostro sistema di istruzione; illuminante in questo senso l'intervista a Tullio De Mauro sul Corriere di giovedì. Bisognerebbe poterne discutere seriamente senza i pregiudizi di parte che purtroppo dividono il nostro partito ed impediscono di far meglio.

La settimana in Regione
Sono state approvate due nuove leggi regionali: una sulle badanti, l'altra sulla raccolta dei funghi; nonché due risoluzioni riguardanti: la prima le nuove dipendenze immateriali (ludopatia, internet addiction, etc) alle quali estendere il monitoraggio regionale, la seconda l'attuazione di linee guida per l'implementazione della rete regionale lombarda dei centri di senologia. Dopo le dichiarazioni polemiche di Grillo su Veronesi, anche in questo caso il Movimento 5 Stelle si è distinto, non votando la risoluzione e prendendo altresì le distanze dalle posizioni della comunità scientifica. I dati però dimostrano che per le donne sottoposte a screening mammografico si ha una riduzione del rischio di mortalità del 50%.

Badare alle Badanti
La legge sulle badanti, approvata all'unanimità, è frutto di una proposta del Partito Democratico. Essa prevede che la Regione promuova corsi di formazione, sostenga l'istituzione di sportelli per l'assistenza familiare in collaborazione con comuni, terzo settore ed organizzazioni sindacali, istituisca i registri territoriali degli assistenti familiari e garantisca forme di sostegno economico a favore delle famiglie che si avvalgono di personale addetto all'assistenza. Gli obiettivi sono giusti, i fondi purtroppo pochi: per il 2015 700 mila euro che potranno garantire l'assegnazione di buoni di 450 euro solo a casi di estrema fragilità. Oggi le badanti regolari sul territorio lombardo sono circa 130.000, alle quali si aggiungono molte altre "in nero".

A cosa serve l'autonomia
La generica richiesta di maggiore autonomia, oggetto del referendum che la maggioranza di centrodestra lombarda sostenuta dai grillini vorrebbe indire nella prossima primavera, oltre ad essere potenzialmente anticostituzionale è priva di qualsiasi efficacia. Per il PD lombardo il ragionamento va capovolto: prima si decidono le politiche che si intendono sviluppare, poi si apre la trattativa con Roma per averne le deleghe e le relative risorse, ma solo a condizione di saper dimostrare che in tal modo si possa far meglio con minor spesa. Ne abbiamo ragionato ieri con il sottosegretario Bressa, che segue questa partita, consegnandogli un documento con le nostre proposte. Il governo ha manifestato disponibilità: se perde questa occasione Maroni finirà col dare ulteriore alimento a chi vuole chiudere l'esperienza non troppo edificante del regionalismo italiano e riportare tutto al centro.

Il libro dei sogni delle Infrastrutture
In occasione dell'apertura della TEEM (tangenziale est esterna milanese) Roberto Maroni ha consegnato al ministro Delrio un dossier con le richieste di ulteriori investimenti infrastrutturali in Regione Lombardia: 37 opere, di cui 26 stradali, 10 ferroviarie, 1 di navigazione. Manca una quantificazione complessiva ma stiamo parlando di cifre di gran lunga superiori a ragionevoli disponibilità. Messo così sembra più un libro dei sogni, ancora orientato prevalentemente dalla mobilità su gomma e senza riferimenti alle linee metropolitane. Che è vero dipendono da un altro soggetto, ma il cui sviluppo non può non coordinarsi col resto dell'offerta di mobilità.

Il tallone di Achille
È solo l'ultimo, in ordine di tempo, dei troppi scandali che negli ultimi anni hanno scosso la nostra Regione. Norberto Achille, manager-politico di lungo corso era a capo di FNM (Ferrovie Nord Milano) nominato da Formigoni ma colpevolmente lasciato al proprio posto da Maroni. Si è dovuto dimettere dopo che è emersa la gestione "allegra" della carta di credito aziendale, oltre 650 mila euro spesi per vacanze, multe, perfino film porno alla pay tv. Ancora una volta ci ha dovuto pensare la magistratura: le ramazze della Lega sono state troppo presto riposte, garantendo l'inamovibilità di molti personaggi chiacchierati. Al suo posto ora è stato indicato Andrea Gibelli, già parlamentare della Lega, poi vice di Formigoni e, da ultimo, fino a pochi giorni fa, Segretario generale della Giunta di Regione Lombardia.

Diario di Expo
Difficile scegliere il più bello tra i tanti padiglioni di Expo, molto più facile individuare la delusione più grande. È quella della Lombardia. Il padiglione è in posizione eccellente, all'incrocio tra il Decumano ed il Cardo. Tuttavia fin dal giorno dell'inaugurazione se ne è evidenziata la pochezza: due modeste stanze su due piani. Al piano terra alcune poltrone con occhiali particolari per una visita virtuale ai siti Unesco della nostra Regione. Al piano superiore uno spazio vuoto, a disposizione per incontri istituzionali. Fuori una grande rosa camuna, venuta talmente male da indurre al camouflage per nasconderla alla vista. Ieri il padiglione è stato chiuso per essere ristrutturato. Occorrerà una settimana: se tutto va bene sarà riaperto per il 29 maggio, giorno della Festa della Lombardia.

Appuntamenti
Domenica 24 maggio alle ore 10.30 inaugurazione Centro parco foresteria Oasi di Baggero; lunedì 25 alle 9.30 al grattacielo Pirelli convegno del gruppo regionale PD su "La Lombardia e le cave: sostenibilità, regole, tutela e innovazione per affrontare il futuro"; giovedì 28 alle 21 consiglio comunale aperto ad Agrate Brianza sulla crisi Star; sabato 30 alle ore 15.30 inaugurazione della Fiera di Nova Milanese.

Enrico Brambilla