(C)Azz...ollini
Il Senato salva Azzollini. Il PD si divide. Nessuna delle due notizie desta sorpresa, eppure entrambe suscitano giusta indignazione. Io credo che nel nostro paese si ricorra troppo alla carcerazione preventiva, in attesa di giudizio, e non so dire, non avendo letto le carte, se anche nel caso specifico vi fossero i corretti presupposti per richiederla. Ma non è questo il punto. Ciò che disturba è il diverso trattamento riservato ad un senatore chiamato a rispondere di reati comuni. L'unica ragione che avrebbe potuto giustificare il voto contrario all'arresto è che vi fosse una persecuzione politica nei suoi confronti. Siccome così non è, ci si doveva rimettere alle valutazioni della magistratura, magari senza condividerle. Sbagliato poi da parte del gruppo PD lasciare libertà di coscienza su di una questione simile: ai senatori non si chiedeva l'emissione di una sentenza, ma la rinuncia ad un privilegio ingiustificato.

La settimana in Regione
Sono stati approvati, col voto contrario del PD, il rendiconto 2014 e l'assestamento del bilancio 2015. Le centinaia di emendamenti ed ordini del giorno presentati sulla manovra hanno dato qualche frutto, pur all'interno di un impianto complessivamente negativo contraddistinto da alcune scelte ideologiche come quella di accensione di un nuovo mutuo di 19 milioni destinato alla strumentazione informatica necessaria per il referendum regionale. Oltre alla riduzione dei ticket, di cui scrivo più avanti, abbiamo ottenuto il rifinanziamento dei contratti di solidarietà e la costituzione di un fondo per investimenti cantierabili nel 2015 per fronteggiare alcune emergenze ambientali e carenze infrastrutturali.

Maroni deve ringraziare Roma
Altro che continuare a lamentarsi per il trattamento riservato alla Lombardia: stavolta da Roma sono arrivati in Regione circa 450 milioni in più per gli investimenti che hanno permesso di salvare il bilancio 2015. Maroni deve quindi ringraziare Matteo (Renzi, non Salvini), e soprattutto riconoscere che la collaborazione tra istituzioni, anche se con diversa guida politica, paga molto di più che lo scontro frontale. Lo sblocco di queste risorse è infatti il risultato di una trattativa condotta in modo intelligente e responsabile tra le strutture tecniche che hanno individuato i margini di compatibilità esistenti. Sempre in questo modo si è riusciti a sbloccare l'impasse per l'ingresso della Regione nella proprietà del Parco di Monza e dell'autodromo. La defiscalizzazione dell'investimento ora non concede più alibi alla Regione.

Un buon risultato sui ticket
Il PD lombardo ne ha sempre fatto uno dei propri obiettivi politici: la riduzione del cosiddetto super ticket (la quota, di competenza regionale, sulle prestazioni ambulatoriali) e la sua rimodulazione in relazione alla capacità reddituale del soggetto. Finalmente abbiamo ottenuto il risultato, mettendo questo tema come premessa alla trattativa sulla riforma sanitaria. Con l'assestamento di bilancio sono quindi stati stanziati 55 milioni (di cui 10 condizionati al mantenimento del fondo sanitario nazionale) per consentire la riduzione dal prossimo anno. La somma è pari a circa un terzo del totale dei proventi. Con un successivo ordine del giorno, di cui sono stato primo firmatario, abbiamo vincolato l'impiego di questo importo per escludere dal ticket i redditi fino a 30 mila euro e scaglionare per quelli oltre. Infine un emendamento alla legge in discussione la prossima settimana ne sancirà il principio.

La riforma della sanità
La prossima settimana sarà quella decisiva: da martedì si riprende ad oltranza, con l'obiettivo di arrivare al voto finale entro venerdì. In giorni di serrata trattativa abbiamo ottenuto significativi miglioramenti, pur su un impianto che non è il nostro. Ieri, ad esempio, sono stati reinseriti in legge i distretti, incredibilmente cancellati nelle stesure precedenti. È ancora lontana da una definizione soddisfacente la partita dei tavoli territoriali, cioè di come si articolano le nuove aziende socio sanitarie (ASST) e delle relazioni con i grandi ospedali lombardi. Maroni li vuole ricondurre tutti nelle aziende territoriali (con la sola eccezione del Niguarda), ma così facendo ne limita le potenzialità di crescita. San Gerardo di Monza, Civili di Brescia, Papa Giovanni di Bergamo è bene mantengano il loro status di Azienda Ospedaliera, lasciando le cure territoriali agli altri presìdi.

Appuntamenti
Domani è la ricorrenza della strage alla stazione di Bologna. Per non dimenticare suggerisco il riascolto di Claudio Lolli: Piazza, bella piazza. Lunedì 3 agosto torna la Fiera di Santo Stefano, festa patronale di Vimercate.

Enrico Brambilla