Per fortuna che c'è la RAI
Buona notizia, quella della nomina di Monica Maggioni alla Presidenza della RAI. Scelta anzitutto perché brava, non solo perché donna. Bene anche che sia “esploso” il caso dei pensionati eletti nel consiglio di amministrazione. Si è così evidenziata l'irragionevolezza della norma che vieta il conferimento di incarichi pubblici a soggetti in quiescenza, misura che qualche danno in periferia l'ha già provocato. Fare a meno dell'esperienza e della disponibilità di tempo anche per chi si prestasse gratuitamente è un errore. Ovviamente non è il caso della TV di stato, dove i gettoni sono pesanti e le alternative non mancano, ma se non ci fosse stata questa occasione difficilmente ora si penserebbe a come rimediare. Spero solo che non si risolva con una interpretazione “ad hoc”, che salvi solo la RAI ma non ad esempio l'Afol Brianza, alle prese con un problema analogo.

La settimana in Regione
Ultima settimana di lavoro in Regione. Tutta concentrata sulla legge di riforma della sanità, approvata mercoledì sera con il voto poco convinto di Forza Italia ed il non voto dell'assessore alla sanità, Mario Mantovani.( Per il testo della legge clicca qui). In questi giorni si è inoltre insediato il tavolo di lavoro intergruppi sul Sostegno al reddito (versione lombarda del Reddito di inserimento o di inclusione sociale o di autonomia...). Per il PD oltre al sottoscritto ne fa parte Onorio Rosati. Entro l'anno si dovrebbe arrivare ad una legge regionale.

Esami a settembre per la nuova sanità
Nella mia dichiarazione di voto per il gruppo PD ho definito questa riforma una Incompiuta. Partita con grandi ambizioni ha perso pezzi cammin facendo ed è solo grazie al lavoro delle opposizioni che alcuni elementi qualificanti sono stati inseriti nel finale: riduzione dei ticket, rafforzamento dei controlli, selezione dei manager per merito, eliminazione della legge Daccò. Sarà però necessario un secondo tempo, in autunno, per affrontare pezzi che sono stati stralciati: prevenzione, salute mentale, farmacie, veterinaria; tutte questioni contenute nella legge-bis. Entro il 31 ottobre, inoltre, è prevista una verifica degli azzonamenti delle nuove aziende sociosanitarie, che sono stati causa di forti tensioni fino all'ultimo all'interno dei gruppi di maggioranza.


Il nodo degli ospedali
Uno degli obiettivi della riforma è quello di superare la cesura tra ospedale e territorio, creatasi con la separazione delle Aziende ospedaliere dalle ASL. Il principio è certamente da condividere. Vi sono però alcuni (pochi) ospedali, ad alta intensità di cura, che è bene mantengano la loro natura speciale. Il PD ne ha proposti 5, oltre agli IRCSS (istituti di ricovero e cura a carattere scientifico): Monza e Varese in quanto universitari, Bergamo, Brescia e Niguarda per la loro complessità. Maroni si oppone, negando così quanto affermato nel suo libro bianco. È un'apparente forma di ugualitarismo, per non creare distinzioni tra ospedali: nei fatti rischia di tradursi in un ulteriore regalo ai grandi centri specialistici privati, che avranno meno vincoli e meno concorrenti.

Profughi
Ai confini di Agrate, lungo la provinciale verso Carugate, c'è il centro della protezione civile messo a disposizione della prefettura per la prima accoglienza di profughi richiedenti asilo. L'ho visitato lunedì scorso, con un gruppo di leghisti guidati dall'assessore Bordonali. C'erano circa 140 giovani provenienti prevalentemente dal Bangladesh e da stati del centrafrica. Sono alloggiati in tende, in condizioni durissime visto il caldo di questi giorni. Nel frattempo il numero è aumentato, nonostante il sito fosse inizialmente attrezzato per cinquanta persone. Ha ragione il sindaco di Agrate nel chiedere alla Prefettura di mantenere i patti iniziali. Ha torto la Lega che vuole tagliare i contributi ai comuni che collaborano nell'ospitalità. Ce ne vorrebbero invece di più, per evitare grosse concentrazioni: l'alternativa all'accoglienza organizzata è la clandestinità. La Regione, anziché agitare polemiche, dovrebbe farsene carico.

Appuntamenti
Lunedi 10 agosto in piazzale Loreto alle 21 si ricordano le vittime dell'eccidio fascista del 1944. Poi si va in ferie: si riprende in settembre. 
Buone vacanze a tutti.

Enrico Brambilla