Primarie
La prossima primavera ci saranno elezioni amministrative importanti, Milano su tutte. La Direzione regionale del PD ne ha discusso giovedì scorso, dando di fatto via libera alla nuova stagione di primarie per selezionare i candidati sindaco. Non ci sarà un'unica data ma decisioni locali, con votazioni a partire dalla fine di novembre. Fin qui nulla di straordinario: le primarie sono previste dallo statuto del PD, per alcuni ne sono addirittura il marchio di fabbrica. Io non sono nè primariofilo nè primariofobo. Ritengo siano l'inevitabile conseguenza della trasformazione dei partiti e della debolezza e scarsa autorevolezza dei loro gruppi dirigenti. Con due rischi che intravvedo: l'assecondamento della progressiva frantumazione del partito in comitati elettorali e la retorica della partecipazione esercitata solo in chiave di investitura diretta. Qualcuno ci aveva provato a lanciare le primarie delle idee, prima ancora di quelle delle persone. Ma è esercizio troppo difficile in un'epoca che reclama semplificazioni.

La settimana in Regione
La seduta settimanale del Consiglio regionale si è aperta con la Carovana Antimafia ed un confronto sul tema di grandi opere, appalti di servizi e corruzione. Poi è seguita la convalida dell'ingresso in Consiglio di Silvia Fossati candidata nel Patto Civico e subentrata ad Alessandro Micheli, eletto sindaco a Segrate. Silvia lavora all'ST di Agrate. Quindi il Consiglio ha approvato un ordine del giorno sulla riforma costituzionale in atto, evidenziandone alcune criticità. Una delle quali, peraltro, è stata opportunamente risolta due giorni dopo dal Senato, che ha approvato un rafforzamento del cosiddetto federalismo differenziato previsto nell'art. 116 della Costituzione. Ciò significa che le regioni in equilibrio di bilancio potranno trattare col Governo maggiore autonomia su diverse materie. Esattamente ciò che chiedeva Maroni col suo referendum, che diventa così ulteriormente inutile e strumentale.

Gender e profughi
Sono le due ossessioni della Lega: fantasmi inesistenti i primi, ai quali dare però  grande risalto, persone vere i secondi, da ignorare e bandire. Con la deplorevole compagnia di forzisti ed alfaniani quindi i Lumbard hanno votato un odg che impegna la Regione ad "intervenire presso il Ministero dell'Istruzione e presso l'Ufficio scolastico regionale affinché si agisca sulle autorità scolastiche preposte, a livello regionale e provinciale, perché vengano ritirati dalle scuole i libri e il materiale informativo che promuove la teoria del gender; fare in modo che la teoria gender non venga introdotta negli istituti scolastici…". Quanto ai profughi l'ultima invenzione del Carroccio è quella di non dare più contributi ai parchi che hanno messo a disposizione proprie strutture per l'accoglienza. Siamo ormai alla vera e propria persecuzione. A farne le spese per primo è il Parco dei colli di Bergamo.

Free Nimr
È stata approvata all'unanimità la mozione promossa dal PD e di cui sono stato primo firmatario per il sostegno all'azione di Amnesty International diretta a salvare la vita di Ali Al Nimr, giovane condannato a morte in Arabia Saudita in quanto oppositore del regime. La Regione Lombardia si impegna quindi ad esporre nelle sue sedi istituzionali totem con la scritta Free Nimr e l'invito alla sottoscrizione dell'appello contro l'esecuzione del ragazzo. Il caso, di per sè rilevante sia per la tipologia delle accuse sia in quanto all'epoca dei fatti contestati Ali aveva solo 17 anni, è comunque emblema di una più generale campagna contro la pena di morte. Qui la pagina del sito di Amnesty con l’appello

Reddito di autonomia: le prime 5 misure
La giunta ha approvato le prime misure per dare attuazione al reddito di autonomia. Vanno nella direzione giusta ma sono ancora parziali, frammentarie e con scarse risorse. Prendiamo ad esempio il bonus bebè.  Ai nuovi nati a partire dal 9 ottobre e fino al 31 dicembre da genitori residenti da almeno 5 anni in Lombardia e con ISEE inferiore a 30.000,00€ verranno  riconosciuti 800€ (secondogeniti) o 1000€ (dal terzo figlio). Sono stanziati 3 milioni, insufficienti a coprire il fabbisogno e per di più soldi prelevati dal capitolo del trasferimento ai comuni per le politiche familiari.Quanto all'assegno di autonomia per anziani e disabili la stima regionale di soggetti interessati è rispettivamente di 520 e 470 persone: numeri molto modesti. Qui si partirà dal 1 dicembre. L'abolizione del superticket per redditi fino a 18.000€ risponde almeno in parte alle richieste del PD, in attesa di elevarne i limiti a 30.000 dal 2016 come concordato in sede di riforma sanitaria. Il bonus affitti riprende una misura già presente in passato, mentre la novità più positiva pare essere il PIL, progetto di inserimento lavorativo per disoccupati di lungo corso. Prima di dare un giudizio definitivo su questo sarà comunque bene leggerne in dettaglio le modalità.

Appuntamenti
Domenica 11 alle 15.00 assemblea cittadina del PD di Vimercate; giovedì 15 alle 17.30 a Palazzo Pirelli dibattito sul Reddito di autonomia organizzato dalla Fondazione Kuliscioff.

Enrico Brambilla