I costi della sanità
Lo stanziamento per la sanità nazionale nel 2016 è di 111 miliardi. Un miliardo in più rispetto al 2015. Perchè allora le Regioni si lamentano? Il motivo sta nel fatto che con quel miliardo devono essere coperti costi aggiuntivi per quasi il doppio, peraltro  non stabiliti dalle Regioni medesime. Sono i costi per i nuovi LEA (cioè per le nuove prestazioni che il servizio sanitario nazionale deve garantire a tutti i cittadini), per i nuovi farmaci, per l'adeguamento dei contratti. Il tema è serio e non può essere risolto con sfide o dichiarazioni stucchevoli. I tagli al fondo sanitario non colpiscono le burocrazie regionali ma i cittadini. Se è vero che nella sanità esistono molti sprechi, è altrettanto vero che esistono ancor più bisogni non soddisfatti. Ne sa qualcosa chi di questi tempi si vede rinviare esami o interventi da strutture che hanno già esaurito il budget a loro disposizione. I risparmi in sanità vanno reinvestiti nella stessa, non utilizzati per finanziare altre politiche. Lo stato italiano non spende più della media europea in questo settore. L'alternativa sarebbe rinunciare all'universalismo e spalancare le porte ad assicurazioni e grandi gruppi privati. Molti attacchi ai sistemi regionali non sono affatto disinteressati.

La settimana in Regione
Una noiosa seduta di Consiglio, dedicata a question time e mozioni, ha riservato un paio di piacevoli sorprese con due voti a scrutinio segreto che hanno di fatto sfiduciato due assessori leghisti: Fava e Terzi. Il primo, con delega all'agricoltura, si è visto bocciare una misura del Piano di sviluppo Rurale, la seconda, all'ambiente, è stata smentita nella sua politica persecutoria nei confronti dei parchi che hanno messo a disposizione proprie strutture per l'accoglienza dei profughi. Pezzi di maggioranza hanno votato con noi, costringendo gli assessori a modificare le loro delibere. In casa Lega gli animi erano piuttosto agitati.

Il cerchio magico
È stato nominato in settimana il Direttore della nuova Agenzia Regionale dei Controlli in sanità. Tanto per cambiare è un varesino, di stretta osservanza maroniana, con ultima esperienza professionale all'Ospedale di Seriate. L'Agenzia dovrà vigilare sull'uso appropriato delle risorse in sanità ed è stata fortemente voluta dalle minoranze, cui ora spetterà l'individuazione dei componenti il comitato di direzione. L'impronta che Maroni vi ha voluto imprimere mettendo a capo uno dei suoi uomini non fa ben sperare sulle effettive garanzie di terzietà. È sempre difficile stabilire criteri oggettivi finalizzati alla selezione delle candidature migliori: noi eravamo arrivati a proporre il sorteggio all'interno di una short list predisposta da valutatori indipendenti. Curiosamente, ad osteggiare questa modalità sono stati i 5 Stelle.

Sostegno al reddito
Prosegue il confronto sulle misure regionali di sostegno al reddito. Nell'ultima seduta del tavolo di lavoro è stato affrontato il tema dei destinatari, sotto un duplice profilo: provvedimenti universali o per singole categorie, requisito della cittadinanza o della residenza condizionata. Le risorse disponibili, in gran parte provenienti dai fondi europei, limitano di fatto le scelte. L'avvocatura regionale ha opportunamente fatto presente che discriminazioni in base alla cittadinanza sarebbero a forte rischio di incostituzionalità, così come un termine troppo lungo di residenza. Al termine della discussione è stata affidata agli uffici della presidenza del consiglio regionale la stesura di una bozza di progetto di legge, da approntare entro la metà di novembre.

Pedemontana
All'inaugurazione del nuovo trattino di Pedemontana non era presente alcun esponente del PD regionale. Non si tratta di boicottaggio, come ha sentenziato Maroni, ma dissenso per la navigazione a vista ed il mancato rispetto dei protocolli nella realizzazione di quest'opera. Del resto, il mantenimento degli impegni presi non è il pezzo forte del Presidente del 75%. Trattenere in Lombardia quella percentuale di tasse era stato il suo impegno elettorale, obiettivo ovviamente fallito e riproposto ora sotto forma di continua richiesta di soldi a Roma. Che su Pedemontana la sua parte l'ha fin troppo fatta, a cominciare da quanto mise a disposizione l'ultimo governo Prodi. Ora la palla è agli investitori privati che devono dire se credono o meno al progetto, ed a Maroni che deve garantire il rispetto degli accordi.

Bandi regionali
Reddito autonomia: Bonus bebè (D.d.g. 27 ottobre 2015 - n. 8913)
Finalità: bonus a favore delle famiglie in caso di na¬scita di figli dopo il primogenito, al fine di sostenerne la crescita. Nel caso di secondi figli il contributo è pari ad € 800. Nel caso di terzo figlio, quarto figlio ed oltre, il contributo è pari a € 1.000.
Beneficiari: genitori di bambini nati nel periodo compreso tra 8 ottobre 2015 e 31 dicembre 2015, che abbiano residenza continuativa (entrambi i genitori) in Regione Lombardia da almeno 5 anni e reddito ISEE rilasciato ai sensi del DPCM N.159/2013 non superiore a € 30.000.  Nel caso di famiglia mono genitoriale il requisito della residenza deve essere soddisfatto dal genitore richiedente il bonus.
Scadenza: 29 febbraio 2016. Vedi il bando
Dote Scuola 2015/2016 – Dote Scuola 2015/2016 – Componente disabilità (Decreto n. 8863/2015)
Finalità: il contributo è concesso alle scuole paritarie primarie e secondarie di primo e secondo grado a copertura dei costi del personale insegnante impegnato in attività didattica di sostegno. Il contributo ha un valore massimo di Euro 3.000 per ogni studente portatore di handicap e, comunque, fino a concorrenza del costo del personale docente esposto, al netto di eventuali ulteriori contributi pubblici erogati per la stessa finalità.
Beneficiari: scuole paritarie, primarie, secondarie di primo e secondo grado che applicano una retta di iscrizione e frequenza, aventi sede in Lombardia che ospitano alunni portatori di handicap residenti in Lombardia e frequentanti corsi a gestione ordinaria.
Scadenza: dalle ore 12 del 3 novembre 2015 alle ore 17 del 4 dicembre 2015.  Vedi il bando  AllegatoA
Contributi per interventi a favore di giovani e persone a rischio di emarginazione (POR FSE 2014/2020 asse II - obiettivo 9.5 – Azione 9.5.9)
Finalità: attivare azioni di diminuzione delle tensioni sociali in situazioni ed in contesti di rischio e fragilità, offrendo opportunità di presa in carico per il recupero e la riduzione del danno nell’ottica di assunzione di responsabilità individuale e consapevole.
Beneficiari:  Partnership che vedano coinvolte almeno tre Organizzazioni (Capofila e Partner effettivi). Tali Enti devono appartenere, di norma e se in numero minimo (3), a categorie diverse tra quelle sotto-citate: • Comune singolo o Associato • Enti accreditati per la gestione di UdO socio-sanitarie che abbiano maturato un adeguato periodo di esperienza nel campo (almeno due anni) • Enti accreditati a livello territoriale per la gestione di UdO sociali che abbiano maturato un adeguato periodo di esperienza nel campo (almeno due anni) • Organizzazioni del III settore iscritte nei registri regionali che abbiano maturato un adeguato periodo di esperienza nel campo (almeno due anni) • ASL. E’ obbligatorio che all’interno della Partnership sia presente sempre il Comune – singolo o associato - o come Capofila o come Partner, sia effettivo che associato. Possono essere presentati progetti che prevedano attività da realizzarsi solo nelle Aree Urbane di cui all’allegato 2 del decreto di approvazione dell’Avviso.
Scadenza: dalle ore 12.00 del 12 novembre 2015 fino alle ore 12.00 del 20 novembre 2015.  Vedi:   Avviso     Domanda  Aree urbane   Scheda progetto  Dichiarazione di partecipazione

Appuntamenti
Lunedì 9 alle 12 a Palazzo Pirelli conferenza stampa sull'attuazione della legge 194 in Lombardia; la sera alle 20.45 a Varese assemblea provinciale nell'ambito del programma "Verso Lombardia 2018, ma anche prima!", appuntamento che ripeterò poi a Como giovedì 12 alle 20.45; giovedì 12 alle 17.30 a Brugherio fiaccolata per la Candy; venerdì 13 alle 21 a Seregno dibattito sulla riforma sanitaria.

Enrico Brambilla