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13 novembre 2018

Indignazione
C’è davvero da preoccuparsi: la compagnia oggi al governo nel nostro Paese riassume i peggiori tratti dell’antropologia umana, prima ancora che della politica. Arroganza, incompetenza, sete di potere, insincerità accompagnano il disprezzo della democrazia rappresentativa e delle sue regole. Il nazionalismo più spinto surroga il conflitto sociale con quello etnico o religioso. Un giorno dovremo pur porci la domanda su come sia stato possibile tutto questo: oggi dobbiamo provare a resistere, e capire come se ne possa venir fuori. Temo non sarà un percorso breve, e non basterà alcuna ricetta del passato. Purtroppo la realtà è che leghisti e pentastellati riflettono il peggio di una società rancorosa e frantumata. Pensare di governarla indebolendo o facendo a meno dei corpi intermedi è stato, fra i tanti, il nostro errore più esiziale. Forse aiutando a ricostruire la ‘società di mezzo’ potremo riavviare una nuova stagione.

In casa nostra
Nel PD è stagione di congressi locali. In Lombardia domenica 18 novembre si rinnovano le segreterie di circolo, provinciale e regionale. Ci arriviamo affaticati e con scarso entusiasmo, ma penso che sia bene difendere, con orgoglio, le prerogative di un partito che seleziona democraticamente i propri quadri dirigenti. Per questo invito a partecipare: i livelli comunali e provinciali sono riservati agli iscritti, mentre per il segretario regionale ci sono primarie aperte. Per quanto mi riguarda sostengo Pietro Virtuani per la candidatura a segretario provinciale (se fossi a Milano voterei per Ugo Vecchiarelli) e Vinicio Peluffo per quella regionale.
Sabato 17, infine, ci sarà l’Assemblea Nazionale che dovrebbe sancire l’avvio del congresso nazionale: ne riferirò al ritorno.

Che fine ha fatto l’autonomia
E’ ormai trascorso più di un anno dal Referendum per l’autonomia di Veneto e Lombardia. Come prevedibile tutto è ancora come prima, e  neppure il governo amico è in grado di mantenere le irrealizzabili promesse di restituzione del “residuo fiscale”. Anche perché questo se lo intascheranno, in parte, gli evasori grazie ai nove condoni (la cosiddetta pace fiscale). Intanto le disgrazie dei giorni scorsi rendono evidente che l’essere padroni in casa propria non mette al riparo da catastrofi che inoltre, quando avvengono, richiedono una solidarietà ben più estesa.

Letture
Al festival della mente di Sarzana quest’anno mi è capitato di seguire un appassionante incontro con Stefano Allevi, sociologo che si occupa di migrazioni ed analisi del cambiamento culturale e del pluralismo religioso. Ho quindi acquistato il suo più recente libro, Immigrazione cambiare tutto (Laterza, 14 euro), la cui lettura consiglio vivamente a chi all’analisi chiede che si accompagnino proposte e soluzioni praticabili.