Stazione Centrale
Le divisioni del PD c'entrano poco: a resuscitare la moribonda destra italiana ci pensano rom e profughi. Da mesi Salvini sta costruendo su di loro la propria fortuna e si prepara a lanciare la campagna elettorale per il Sindaco di Milano. Ha ormai accantonato la Padania Libera ed anche sul resto delle sue “proposte” (uscita dall'Euro, flat tax,  etc.) nessuno gli dà retta. Sta giocando tutte le sue carte sulla pelle dei migranti. Cosa deve fare la sinistra? Denunciare le strumentalizzazioni, spiegare i numeri veri del fenomeno, ricordare l'inerzia dei governi di centro-destra che ci hanno preceduto nei quali Maroni ha avuto un ruolo chiave. Tutto ciò però non basta: i bivacchi disumani di questi giorni alla Stazione centrale di Milano e nelle zone circostanti non possono essere tollerati. La soluzione di questo dramma è il vero banco di prova per questo governo, sul quale rischia di giocarsi anche il nostro futuro politico.

La settimana in Regione
Alle prese con un caso giudiziario per lui molto imbarazzante, il Presidente Maroni sta abilmente sviando l'attenzione dei media sollevando quotidianamente altri polveroni. Ha iniziato con la lettera ai Prefetti contro l'accoglienza dei profughi; a fronte della nostra richiesta di venire a riferirne al Consiglio, si è presentato in aula parlando di altro: una proposta ancora molto vaga sul di reddito di cittadinanza. Ha terminato la settimana sparando a salve dopo il terribile episodio del ferroviere aggredito. Dimenticando peraltro di ricordare che la competenza di quanto avviene sui treni regionali è sua, ed a lui, non ad altri, spetterebbe garantirne la sicurezza.

Lavori in corso
È stato fissato il calendario dei lavori di qui alla pausa estiva. I principali appuntamenti riguardano la Legge sulle funzioni delle Province (30 giugno), la Riforma del turismo (inizio luglio), la Riforma sanitaria (metà luglio), l'assestamento di bilancio e la Legge sulla formazione (fine luglio). Dopo mesi di inerzia, in poche settimane si affronteranno quindi temi importanti. L'attesa maggiore è ovviamente sulla sanità: lunedì 15 scade il termine per presentare emendamenti al testo presentato dalla giunta. Ci sono però ancora forti divergenze nella maggioranza e l'accordo non è scontato. La seduta di commissione di mercoledì 17 sarà rivelatrice.

Il reddito di cittadinanza
Maroni ne ha parlato in aula martedì scorso, annunciando di volerlo sperimentare a partire dal prossimo autunno: si è detto pronto a stanziare 250 milioni di fondi regionali sino a tutto il 2016, oltre ad attingere ai fondi europei. È stato però molto generico sui contenuti: al di là delle diverse denominazioni (reddito di cittadinanza, reddito minimo, reddito di inclusione sociale, reddito di autonomia), infatti, le diverse esperienze esistenti (in Italia è interessante quella del Trentino) divergono per misure adottate, destinatari, durata, costi. Il reddito di cittadinanza come proposto dall'Alleanza contro la povertà in Italia avrebbe un fabbisogno di oltre 7 miliardi all'anno, di cui quasi 1,5 per la sola Lombardia. Una sperimentazione lombarda può essere interessante se inserita in una rete più ampia di programmazione, soprattutto in stretta relazione con le politiche sociali dei comuni.

La rottura del femore
Secondo il Ministero della Salute in caso di frattura del femore l'intervento chirurgico deve avvenire entro 48 ore, per garantire una riduzione significativa del rischio di morte o di disabilità. Nelle aziende ospedaliere della Lombardia ciò avviene solo nel 45% dei casi (dati dell'assessorato competente in risposta ad una interrogazione del PD). In cima alla classifica c'è il Galeazzi di Milano, con 330 operazioni nel 2014, l'83% delle quali effettuate nei tempi previsti. Bene Desio con il 69,5%, il Borella di Giussano col 69,1 %, il San Gerardo di Monza col 65,5%. Insufficienti Lecco (55,7%) e Merate (55,8%), male Vimercate con appena il 29,7% delle 228 prestazioni eseguite tempestivamente, e con un tempo medio di attesa di 3,9 giorni.

Appuntamenti
Domenica di ballottaggi nei comuni: Seregno, Lecco, Mantova ed altri; martedì 16 partecipo a Vimercate ad un’assemblea degli ambulanti sulla Legge Bolkestein.

Enrico Brambilla