Palla al centro
Mi viene sollecitata una presa di posizione sul Jobs act. Constato che ancora una volta la discussione travalica il merito delle questioni ed assume sempre più i connotati di una prova di forza politica. Così non si fanno buone riforme. Non c'è solo l'art. 18 ( che ormai è poco piû di un'icona ma per questo, adesso, non va toccato ). Parliamo dei servizi all'impiego, il cui ruolo è cruciale nel sapersi prendere in carico le persone ed accompagnarle nel mercato del lavoro. La legge delega prevede la costituzione di una Agenzia nazionale per il lavoro. Rimettere nelle mani di una burocrazia centrale l'organizzazione di questi servizi non credo sia la risposta giusta. Vanno semmai sostenute le esperienze che molti territori hanno avviato in questi anni con la partecipazione degli enti locali: lì meglio si comprendono le dinamiche e si trovano le soluzioni.
La settimana in Regione
Niente da fare: la mobilitazione del centrosinistra martedì scorso davanti al Pirellone non è stata sufficiente a far cambiar rotta alla maggioranza sulla fecondazione eterologa. In aula la nostra mozione è stata respinta. Chiedevamo tre cose: l'assimilazione alla fecondazione omologa per quanto riguarda il pagamento del ticket, l'estensione non solo alle coppie infertili ma anche a quelle con problemi sanitari e la pressione verso il governo per l'inserimento nei Lea (cioè nelle prestazioni garantite dal sistema sanitario nazionale). Proposte respinte dal centrodestra: la Lombardia è quindi la sola Regione italiana a far pagare completamente la prestazione, utilizzando l'elemento economico per dissimulare un'avversione ideologica.
Vitalizi: grazie al PD un nuovo taglio in Lombardia.
La Lombardia è stata tra le prime Regioni ad eliminare i vitalizi per i consiglieri regionali in carica. È successo nel 2011 con una legge di iniziativa dell'allora consigliere ed oggi ministro Maurizio Martina. La scorsa settimana si è finalmente riusciti a portare a termine un'altra iniziativa, partita un anno fa con un ordine del giorno di cui ero il primo firmatario, destinata ai vitalizi già in corso di erogazione agli ex consiglieri. Dal prossimo mese essi avranno una riduzione del 10% a titolo di contributo di solidarietà. È stata inoltre innalzata a 66 anni l'età minima per potervi accedere ( sempre per gli ex consiglieri ). Sono decisioni necessarie in un momento di crisi: altrettanto necessario sarebbe che i tagli ai costi vengano estesi ad altri settori del sistema regionale (ad esempio le costose campagne di comunicazione di Maroni).
No alle aperture indiscriminate di negozi e centri commerciali
Il PD ha espresso voto favorevole alla proposta di referendum per abrogare la legge (del governo Monti) che prevede la completa liberalizzazione delle aperture dei negozi nelle giornate festive. In realtà non pensiamo nè ci auguriamo che si arrivi davvero a referendum (per indirlo occorrerebbero i voti di almeno 5 consigli regionali entro il 30 settembre): abbiamo voluto fare da pungolo al Parlamento ove è in discussione una legge che pone rimedio, in maniera equilibrata, ad un provvedimento sbagliato. È possibile contemperare le esigenze del cittadino-consumatore, cui può far piacere poter fare la spesa anche la domenica, con quelle dei lavoratori e dei piccoli negozi a conduzione familiare. La legge approvata per ora solo alla Camera prevede l'obbligo di chiusura per almeno sei delle dodici festività individuate e ripristina un ruolo degli enti locali nella loro programmazione.
Adozioni internazionali: il PD lombardo ha depositato un progetto di legge
Sono il primo firmatario di un progetto di legge regionale a sostegno delle adozioni internazionali. Dal 2010 ad oggi il numero di coppie lombarde che hanno fatto richiesta di adozione è diminuito del 33%. Per questo abbiamo pensato opportuno un intervento legislativo a favore delle famiglie che decidono di intraprendere questo percorso. Vorremmo favorire il coordinamento tra tutti i soggetti coinvolti dal processo di adozione e post adozione, e destinare ad enti e famiglie le risorse economiche adeguate per concorrere ai considerevoli costi della fase pre-adottiva e a superarne le eventuali criticità.
Diario della crisi: l'ex Folletto
La Folletto, produttrice del famosissimo è tuttora vendutissimo aspirapolvere, è una multinazionale di origine tedesca, che impiegava circa 70 persone nello stabilimento tra Arcore e Vimercate attraverso una società del gruppo. Nello scorso aprile essa è passata di mano, ad una famiglia di imprenditori italiani. Da anni l'attività si era ridotta a semplice assemblaggio di pezzi prodotti altrove. Al momento del passaggio di quote la casa madre ha garantito tre anni di commesse, ma si sa come rischiano di finire questi accordi. Senza un prodotto proprio e con un lavoro conto terzi a monocommittenza le prospettive rischiano di essere molto fragili. I lavoratori si sono rivolti alla Regione alla ricerca di incentivi che spingano la nuova proprietà ad investire ed innovare: ci siamo impegnati a dar loro una mano.
Appuntamenti
Mercoledì 1 Ottobre riprende Pane al pane su Radiolombardia: sarò lì alle 18; venerdì 3 ottobre alle 17.30 Direzione Regionale Pd.
Enrico Brambilla