La tessera
Non mi piace chi si vanta di non aver mai avuto tessere di partito in tasca per rivendicare la propria libertà di pensiero. Ho avuto tante tessere (ho cominciato con quella dello Pdup) ma ho sempre cercato di mantenere la mia indipendenza di giudizio pur stando all'interno di una squadra. Senza tessere non c'è mosaico, ed ognuna di esse è necessaria all'armonia dell'insieme. Le polemiche di questi giorni sul calo del tesseramento nel PD mi hanno quindi scosso, innanzitutto perchè mi sono accorto di essere uno dei tanti che ancora non hanno rinnovato. Mea culpa, ma segno anche di un partito che ha poca cura di sè e dei propri iscritti. Ho immediatamente rimediato e spero che in tanti lo facciano in questi giorni. Anche se non si condividono fino in fondo le scelte dell'attuale gruppo dirigente.
La settimana in Regione
Ci sono state due sedute di consiglio regionale. Provvedimenti adottati: l'indizione di referendum per la fusione dei comuni di Perego e Rovagnate (Lecco); la moratoria di un anno per i piani cave di Pavia, Sondrio e Varese in attesa della Vas (valutazione ambientale strategica), la nomina dei revisori dei conti dell'Areu (agenzia regionale emergenza urgenza); la presa d'atto della relazione finale della commissione d'indagine sul metodo Stamina, l'attribuzione al Parco della Valle del Lambro della gestione della riserva di Montorfano.
Nulla di particolarmente rilevante. Specchio di una maggioranza incapace di affrontare le questioni davvero importanti (riforma della sanità, dell'urbanistica, delle autonomie locali ). E che la prossima settimana si dedicherà all'ennesimo rimpasto di giunta per cercare di ridare energia ad un motore imballato.
La direzione regionale del PD
Venerdì sera la direzione regionale lombarda ha approvato un ordine del giorno per avviare il confronto con i nostri rappresentanti al governo ed in parlamento su alcune questioni cruciali per un partito che pur all'opposizione a livello regionale, amministra la stragrande maggioranza di comuni, la città metropolitana e, tra poco, quasi tutte le province. La crisi sta inducendo alla centralizzazione di diverse politiche, con l'idea (sbagliata) che affidare ad autorità centrali la soluzione dei problemi migliori l'efficienza. Non è così: giusto che lo Stato disegni una cornice generale e ne detti le regole, ma l'attuazione deve essere affidata ai livelli più prossimi ai cittadini. Alcune recenti scelte lasciano quindi molto perplessi: dagli inceneritori all'urbanistica fino alle agenzie per il lavoro, riportare le decisioni a Roma non giova a Milano. E non possiamo lasciare alla Lega questa bandiera.
La Lega russa
La politica estera della Lega è spesso fonte di sorprese. Quest'estate abbiamo saputo del viaggio di Salvini in Corea del Nord, paese di cui ha elogiato il senso di comunità ed il fatto che i bambini giochino in strada. Poi la buffa spedizione di Angelo Ciocca, diretto ad Amburgo coi giovani padani a sostenere gli indipendentisti scozzesi. Saputo che Amburgo stava in Germania ha cambiato rotta: tutti a Strasburgo. Infine la destinazione giusta: Edimburgo. Ma è arrivato tardi e non è riuscito ad evitare la sconfitta dei separatisti. Ora nella crisi Ucraina la Lega si è rivelata filo-russa. Questione di cuore ma anche di portafoglio. Lo hanno manifestato con due mozioni presentate in Regione: stanno con Putin per via delle commesse che l'embargo mette viceversa a repentaglio ( da qui la richiesta al governo di sospendere le sanzioni ) ma anche in nome dell'autodeterminazione dei popoli (chiedono quindi a Maroni di intervenire sulla Mogherini quale responsabile della politica estera dell'Unione). Piccolo particolare: l'incarico della Mogherini non è ancora operativo. Lo sarà solo dal mese di novembre.
Stamina a Cinque Stelle
In settimana si è conclusa la commissione d'inchiesta regionale sul metodo Stamina e la sua applicazione agli Spedali Civili di Brescia. La risoluzione che ne è seguita è stata votata da tutti i gruppi tranne i 5 Stelle. Su questo tema i grillini sono sempre stati, a dir poco, ambigui. Fino ad ipotizzare che si potesse continuare ad illudere i malati e le loro famiglie con gli intrugli di Vannoni. Venerdì è arrivato anche il verdetto del Comitato di esperti nominato dal Ministero della salute: questa 'cura' è potenzialmente pericolosa per i pazienti. In Lombardia sono stati commessi errori e sottovalutazioni, ora non ci sono più scuse: la sperimentazione deve finire.
Bandi Regionali
Edilizia scolastica - contributi per enti locali
Finalità: A - interventi volti alla razionalizzazione della rete scolastica (contributo regionale fino al 60% dell'importo di progetto); B - interventi volti alla conservazione del patrimonio esistente (contributo regionale fino al 50% dell'importo di progetto).
Beneficiari: Enti Locali proprietari di edifici sedi di istituzioni scolastiche statali dell’infanzia, primarie, secondarie di primo e secondo grado.
Scadenza: 28 novembre 2014, ore 12:00
Bando per il rafforzamento della prevenzione sociale nei confronti delle aree e dei soggetti a rischio di esposizione ad attività criminose e per la riqualificazione di spazi pubblici
Finalità: riqualificazione di spazi pubblici, attraverso iniziative culturali, volte a favorire l'integrazione sociale; eventi informativi e/o campagne di sensibilizzazione e/o iniziative culturali per la prevenzione sociale nei confronti delle aree e dei soggetti a rischio. Per ciascun progetto è previstoun contributo regionale minimo di € 10.000,00 e massimo di € 40.000,00. Il contributo non potrà essere in ogni caso superiore all’80% del costo complessivo del progetto
Beneficiari: Enti locali, che potranno sviluppare il progetto in forma singola o aggregata ad associazioni, fondazioni, cooperative, comunità di recupero e organizzazioni di volontariato operanti nel campo sociale e regolarmente costituite.
Scadenza: 1 dicembre 2014
Appuntamenti
Lunedì 6 alle 17.30 il gruppo regionale PD organizza un convegno sul Jobs Act a Palazzo Pirelli: in particolare si svilupperà il tema della riforma dei servizi all'impiego.
Mercoledì 8 alle 18 conferenza di Thomas Piketty, con presentazione del libro Il capitale nel XXI secolo nell'aula magna dell'Università Bocconi.
Enrico Brambilla