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HASTA LA VICTORIA SIEMPRE

Leale collaborazione
La sentenza con cui ieri la Consulta ha bocciato in parte la riforma Madia della Pubblica Amministrazione verte su questo: alle Regioni su determinate materie non basta chiedere un parere (magari senza poi tenerne conto), ma occorre con loro trovare un'intesa, rispettando il principio di leale collaborazione. A me pare giusto, e spero quindi che la Costituzione non venga cambiata.

Diamanti
Ilvo Diamanti è tra i migliori narratori delle trasformazioni sociali del nostro paese. La sua rubrica su La Repubblica è tra le letture più interessanti del lunedì mattina (specie quando le pagine sportive fanno male). Per chi se lo fosse perso segnalo il pezzo di questa settimana "L'elogio della mediazione". (Vedi) Come lui anch'io "in questi tempi di democrazia im-mediata, attraversati e interpretati da uomini soli al comando, chiamati a decidere subito e senza mediazioni, in rete o attraverso referendum popolari, mi sento un po’ a disagio … .Così a volte provo un po’ di nostalgia. Dei (buoni) partiti. Capaci di rappresentare la società. Capaci di indicare percorsi futuri, perchè hanno un passato, una storia. E ammetto la mia preferenza per la democrazia rappresentativa."

Basta un Patto
Ieri pomeriggio è stata firmata tra Governo e Regione Lombardia l'intesa per un piano pluriennale di interventi infrastrutturali di interesse comune: il Patto per la Lombardia. (Per il testo completo clicca qui). Complessivamente sono stimati investimenti per oltre 10 miliardi e 700 milioni. In realtà i nuovi soldi messi a disposizione, utilizzando le risorse europee del Fondo sociale di coesione, sono 718 milioni. 6,7 miliardi sono infatti fondi già assegnati, mentre 3,2 miliardi provengono da altre fonti. Tra queste 2,7 miliardi sono destinati al completamento di Pedemontana, ma sono soldi che il sistema bancario dovrebbe reperire grazie ad una garanzia pubblica. È quel che tecnicamente viene definito effetto leva, versione moderna dell'evangelica moltiplicazione dei pani. Chissà se il miracolo riuscirà anche a Maroni.

La settimana in Regione
Martedì sono state approvate tre nuove leggi. La prima riguarda il rispetto della parità di genere nelle nomine di competenza del Consiglio e della Giunta Regionale. Tutto era partito da una proposta depositata dal PD due anni fa e più volte oggetto di ostruzionismo da parte della maggioranza. Il testo, rimaneggiato, alla fine è approdato in aula ma il capogruppo della Lega non ha mancato di far notare il suo scarso entusiasmo. Ha infatti sostenuto che la mancata parità sul versante retributivo tra uomini e donne è dovuta alla minore disponibilità di queste ultime al lavoro straordinario, privilegiando il lavoro in famiglia. Ne è conseguita la nostra vivace reazione con la sospensione della seduta per qualche minuto. Poi è stata approvata la legge per disciplinare le cause di ineleggibilità o incompatibilità con le cariche istituzionali regionali (presidente, consigliere, assessore, sottosegretario). Infine è stata la volta del Piano cave della provincia di Monza e Brianza. Inoltre sono stati approvati il Documento Economico Finanziario Regionale (DEFR) e due mozioni, riguardanti rispettivamente la situazione del gruppo Linkra-Compel (vedi) e il contenimento dei cormorani.

Le cave di Monza e Brianza
La provincia di Monza e Brianza non aveva sin qui un proprio piano cave, ma applicava uno stralcio di quello redatto dalla Provincia di Milano. Dopo lunga gestazione (quasi cinque anni) si è finalmente arrivati alla sua predisposizione, praticamente coincidente con l'abolizione delle Province. La pianificazione si limita al settore della sabbia e ghiaia, escludendo l'argilla per assenza di domanda. Essa è basata su una stima di fabbisogno complessivo decennale di circa 20 milioni di metri cubi di materiale, largamente sovrastimato se confrontato con gli utilizzi degli ultimi anni. Negli otto ambiti esistenti, e confermati, l'estrazione infatti viaggia molto a rilento, complice la crisi. Questa materia necessità comunque di una completa revisione, tenuto conto dei cambiamenti intervenuti sia sul versante economico che ambientale, nonchè dei nuovi assetti istituzionali post-referendum. Insomma, il primo piano cave brianzolo è destinato ad essere anche l'ultimo.

Il cormorano cinese
Dopo le passere e le nutrie, ed in attesa della legge sui cinghiali, è arrivato in Regione il momento dei cormorani. La specie originaria della Cina (Phalacrocorax carbo) si è diffusa in tutta Italia soprattutto in prossimità di laghi e fiumi, mettendo a repentaglio la fauna ittica vista la voracità ittiofaga. Pare infatti che il cormorano per sopravvivere abbia bisogno di circa 500 grammi di pesce al giorno. I piani di contenimento sin qui adottati non hanno prodotto risultati soddisfacenti. La mozione presentata da un gruppo di consiglieri della Lega impegna la Giunta ad attivare azioni anche attraverso abbattimenti controllati in collaborazione coi cacciatori, le guardie venatorie, gli operatori faunistici. Il paradosso di questi poveri animali è che, nei Paesi orientali di provenienza, sono usati come strumenti per la pesca, previa apposizione di anello al collo. Come dire: il confine tra vittima e carnefice è spesso incerto.

Diario della crisi: Convergys Italia srl
Da Cernusco sul Naviglio a Cagliari, pena la perdita del posto di lavoro: è quanto prospettato dall'azienda a circa 220 lavoratori del call center che fornisce assistenza post vendita a diversi marchi importanti. Di fatto si tratta di un licenziamento collettivo mascherato: difficile pensare che un lavoratore a 1200 euro al mese possa affrontare i disagi di un trasferimento a tanta distanza, tenendo conto che anche il ramo sardo non sembra stare tanto bene. In aprile infatti anche lì era stata aperta una procedura di mobilità. La proprietà americana ha mandato a rappresentarla nell’audizione in commissione Attività produttive un consulente che ha chiuso a qualsiasi ripensamento. La decisione, è stato detto, è presa negli States, dove trasferirsi da uno stato all'altro rientra nella normalità, figurarsi da una regione all'altra. Traspariva anche il fastidio verso una politica che osa intromettersi in scelte aziendali. Ebbene sì, occorre che la politica, se vuole riacquistare prestigio, trovi il modo per intervenire a difesa dell'occupazione laddove questa è messa a repentaglio da comportamenti socialmente irresponsabili. Il PD ha proposto l'istituzione di una black list che segnali queste aziende, che almeno sul piano reputazionale paghino dazio.

Appuntamenti
Lunedì 28 alle 10 a Palazzo Pirelli convegno PD sulla Silver economy: la generazione over 65.

Enrico Brambilla