21 gennaio
Poco meno di cent'anni fa come oggi al Teatro Goldoni di Livorno nasceva il Partito Comunista d'Italia. Il secolo breve che è succeduto lo ha consumato, al pari di altri fenomeni sociali e politici. Si è esaurita l'utopia ed è andata in frantumi la forma-partito. Dall'avanguardia del popolo al populismo il percorso è stato accidentato ma inesorabile. Oggi a Livorno (ed a Roma, Torino, Vimercate) non sventola più la bandiera rossa ma quella gialla a cinque stelle. Eppure, nel momento in cui si stanno rendendo evidenti le contraddizioni e l'insostenibilità dell'opposta ideologia neoliberista ci sarebbe tanto bisogno di un pensiero rinnovato e collettivo. Senza rimpianti o nostalgie ma con sguardo al futuro: buon compleanno vecchio PCd'I.

La settimana in Regione
La confusione regna sovrana nella maggioranza di centrodestra che non riesce a trovare la quadra sui vari progetti di legge da essa stessa promossi. Dopo mesi di gestazione sembra ormai affossata ad esempio la proposta di limitare la cartellonistica pubblicitaria lungo la viabilità extraurbana. Nei lavori di commissione sono emersi importanti rilievi su altri due provvedimenti destinati quindi a slittare rispetto ai tempi di approvazione previsti: quello sul recupero urbanistico dei seminterrati e quello sul fattore famiglia lombardo. Quest'ultimo è un indicatore che dovrebbe affiancarsi all'ISEE nel selezionare i soggetti meritevoli di misure di assistenza regionali, favorendo le famiglie con più figli ovvero con disabili o anziani non autosufficienti. A parte i timori leghisti di finire così per aiutare soprattutto famiglie di extracomunitari, rimangono seri dubbi sulle modalità applicative. Una simile sperimentazione in passato è miseramente fallita per alti costi di gestione, scarsa applicazione ed effetti redistributivi iniqui.
Inevitabile uno stop per meglio approfondire.

Maroni sul podio
Nonostante faccia poco (o forse proprio per quello), Roberto Maroni sembra godere della fiducia di gran parte dei lombardi. Il sondaggio pubblicato lunedì scorso sul Sole 24 Ore lo colloca al terzo posto nel gradimento dei governatori regionali (dopo il veneto Zaia ed il toscano Rossi) con un 54% di giudizi positivi. Così, ringalluzzito nonostante gli incombenti guai giudiziari, ha annunciato la sua ricandidatura per il 2018. Sarà un osso duro: buona notorietà, anche per i trascorsi nazionali, toni più pacati rispetto al ruspante Salvini, tendenza a non esacerbare i conflitti. Dovremo quindi saper bene evidenziare le tante promesse mancate, ma soprattutto proporre nuovi modi per affrontare le tante emergenze regionali. Abbiamo iniziato a discuterne in un seminario interno al gruppo dirigente regionale, ed a breve riprenderemo il nostro cammino di ascolto in tutti i territori.

Quanto costa il Lombardo-Veneto
Il nostro Governatore ha da tempo stretto un'alleanza col vicino Luca Zaia, che guida il Veneto con una compagine simile a quella lombarda. Entrambi, ad esempio, stanno lavorando per indire in primavera referendum regionali per l'autonomia delle rispettive Regioni. Tra i due si sono infittite anche relazioni economiche che però non sembrano molto propizie per noi. In settimana, in particolare, si è avuta la conferma che Finlombarda  SpA, la finanziaria di Palazzo Lombardia, rischia di subire pesanti perdite avendo investito ben 25 milioni in obbligazioni di due banche venete: la Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Perchè mettere soldi pubblici nelle mani di soggetti da tempo ritenuti a rischio? Insipienza o tentativo di aiutare qualche amico? Nel frattempo Ferrovie Nord Milano, guidata da un altro leghista, Andrea Gibelli, ha acquistato il 50% di ATV, l'azienda dei trasporti veronesi, strapagandola 21 milioni. Tutte operazioni sulle quali occorrerà fare maggiore chiarezza.

Novità sui ticket dal 1 febbraio
Dal primo febbraio entreranno in vigore le nuove tabelle del cosiddetto “superticket”, vale a dire quella somma aggiuntiva che ogni regione stabilisce per le prestazioni specialistiche ambulatoriali. In Lombardia il gettito annuale è di oltre 126 milioni. La Giunta ha stanziato 25 milioni, promuovendo l'iniziativa come dimezzamento della compartecipazione dei cittadini alla spesa. Una semplice percentuale dimostra che così non può essere: al massimo, usando fino all'ultimo centesimo lo stanziamento, si arriverebbe ad un taglio del 19%. Meglio che niente, naturalmente. Il problema è come viene distribuito il beneficio. La riduzione infatti avviene solo sui ticket eccedenti i 51 euro di valore, con un criterio lineare. L'esatto opposto di quanto da tempo il PD chiede, di selezionare cioè in base al reddito del paziente. Rimane inoltre inalterata la distorsione per cui alcune prestazioni sono pagate oltre il loro valore. Facciamo il caso dell'ecografia ginecologica. La Regione la paga 31,65 euro. Il cittadino ne rimborsa 40,65. Sic.

La Lombardia non proroga le termovalvole
Col decreto “mille proroghe” il Governo ha rinviato al 1 luglio l'obbligo di installare contabilizzatori di calore e termovalvole nei condomini. Sul sito regionale è però prontamente comparsa un'avvertenza con cui si afferma che tale proroga non si applica in Lombardia. Al di là di come là si pensi sull'utilità di questi accorgimenti per risparmiare energia e migliorare le emissioni è evidente che non si possono alimentare contrasti ed incertezze applicative, a scapito sia dei cittadini-utenti che degli operatori. Ho quindi preparato una mozione urgente per chiedere un allineamento con le disposizioni nazionali. Se ne dovrebbe discutere la prossima settimana.

Appuntamenti
Sabato 28 e domenica 29 a Rimini Assemblea nazionale PD enti locali.

Enrico Brambilla