Il silenzio
Ci sono diverse ragioni per rimanere oggi in silenzio. C’è quella obbligata dalle norme elettorali, che lo impongono per la consultazione referendaria di domani. Non è scontato che venga rispettato, non solo per l’impossibilità di zittire i social ma per la particolarità di questa elezione nella quale non conta come si vota ma se si vota.
C’è poi il silenzio doloroso e rispettoso che toglie la voglia di parola di fronte a lutti che ti colgono impreparato per la perdita improvvisa di persone care, come quelle che ricordo in questa lettera. Ed infine c’è il silenzio da smarrimento per l’ennesima polemica che investe il Partito Democratico ed il suo segretario. Prima di parlare voglio capire, anche perchè ho l’impressione che stavolta la posta in gioco sia davvero alta.

La settimana in Regione
Il silenzio è calato anche nei lavori consiliari della scorsa settimana: solo un paio di sedute di commissioni, e la Conferenza dei capigruppo che ha formato il calendario dei prossimi due mesi. Si riprenderà quindi martedì, già con la prima discussione sugli esiti del referendum. Verrà inoltre affrontato il progetto di legge regionale per l’aiuto e l’assistenza alle vittime del terrorismo.

Diario della crisi: Nokia e Canali
Due marchi importanti in due settori ipermoderni: ICT e moda. Eppure in entrambi i casi lo sviluppo aziendale fa a meno dei lavoratori. In 115 rischiano il posto a Vimercate, qualcuno di più a Carate. La Brianza Felix è da tempo scomparsa, come il suo cantore Lucio Battisti. Passata la sbornia autonomista la prossima settimana torneremo ad occuparci anche in Regione di problemi concreti. Sui quali la politica si gioca il senso della propria (in)utilità. Lo stesso vale però anche per chi fa impresa e per chi queste aziende le rappresenta, sempre pronti a chiedere, poco a restituire. Il caso della multinazionale delle telecomunicazioni è ancora una volta esemplare: sul sito di Vimercate sono arrivati soldi pubblici, utili a fare ricerca ma insufficienti a garantire occupazione.

L’Emilia-Romagna corre, la Lega la vuole dividere
DEMS Milano ha organizzato ieri un confronto con l’Assessore regionale al bilancio dell’ER, Emma Petitti, per spiegare ciò che in quella Regione si è fatto di concreto senza ricorrere a referendum ma con un’ampia partecipazione delle forze politiche e sociali. In settimana è stata così possibile la sottoscrizione di una prima dichiarazione d’intenti col capo del Governo, Gentiloni, avente per oggetto quattro aree strategiche: lavoro, istruzione tecnica e professionale; internazionalizzazione delle imprese, ricerca scientifica e tecnologica, sostegno all'innovazione; sanita?; territorio e rigenerazione urbana, ambiente e infrastrutture. La concretezza riformista in luogo dell’avventurismo leghista. A proposito: in quella Regione la Lega ha votato contro la richiesta di maggiore autonomia, ed anzi chiede la separazione tra Emilia e Romagna. Vuole anche lì un referendum: contro il trattino.

Cronache del Referendum
Chi volesse vedersi il faccia a faccia tra me e Maroni all’Università della Bicocca può accedere a questo link. Sul mio sito ho invece pubblicato 10 buone ragioni per non andare al voto domani. Può essere una buona traccia per gli ultimi indecisi.

Dolores e Claudio
È stato un pessimo lunedì, quello scorso. Mentre stavamo per dare l’ultimo saluto a Dolores Redaelli è giunta la tragica notizia dalla Spagna della scomparsa di Claudio Corno. Dolores era vimercatese di origine ed a Vimercate ora riposa dopo una vita dedicata al Piccolo Teatro, davanti al quale è stata commemorata da una folla di amici, artisti, compagni. Claudio è stato con me assessore all’ambiente, ma soprattutto amico e sempre dispensatore di equilibrata saggezza. Entrambi erano animati da curiosità cosmopolita ma con le radici ben piantate nel nostro territorio.
Per il loro ricordo, per me destinato a rimanere perenne, vale la canzone di Nick Cave: Death is Not the End.

Appuntamenti
Venerdì 27 ottobre sono a Tavazzano (LO) a parlare di finanza locale.

Enrico Brambilla