LA NEWSLETTER DI ENRICO BRAMBILLA N. 258 del 10 Febbraio 2020

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Venerdì, 29 Marzo 2024

Oltre le paure
La Grande Paura è passata. Non quella del coronavirus che sta mettendo a nudo le fragilità della potenza cinese e del mondo globalizzato (uno starnuto a Wuhan può provocare ripercussioni in ogni angolo della terra). Mi riferisco alla ben più circoscritta paura elettorale con epicentro Bologna. I bacilli che avrebbero potuto infettare Roma e l’intera nazione sono stati debellati da Stefano Bonaccini e dalle squadre di soccorso che attorno a lui si sono organizzate, sardine comprese.
La povera Calabria non interessa a nessuno: lì la sconfitta era annunciata, nella tradizione di pendolarismo che contraddistingue quel voto regionale (l’uscente è sempre perdente).
Il successo non deve illudere il centrosinistra: si continua a faticare tra i ceti più popolari e nelle aree interne, cioè tra quei penultimi (gli ultimi, generalmente extracomunitari, non votano) che vorrebbe (dovrebbe) maggiormente rappresentare e difendere.
La cura non è semplice, perché in quei settori è attecchito il vero grande virus che minaccia l’occidente e contro il quale ancora non sono stati scoperti vaccini: quello della paura. È un virus che non va negato o rimosso, né ovviamente alimentato. Bisogna saperlo curare. Per ora abbiamo abbassato la febbre, e questo già ci fa star meglio. Il lavoro che ci attende è impegnativo, e bene ha fatto Zingaretti a non perdere tempo e convocare un congresso sulle idee.
Intanto assistiamo allo sgretolamento dei cinquestelle: anche i più ostinati detrattori di questa alleanza di governo dovrebbero riconoscerne gli effetti positivi sul “ritorno a casa” di buona parte del consenso che ci avevano sottratto. Salvini a sua volta ha perso l’aura del capitano infallibile, la sua leadership all’interno del centrodestra (che rimane una coalizione molto forte) non è più così sicura. Infine la corsa al centro, in un quadro che tende nuovamente a bipolarizzarsi, non sembra essere così attrattiva.
Il PD, insomma, è nelle condizioni migliori per tornare a crescere. E, soprattutto, per cercare di far crescere il Paese.

Futuro Artigiano
Dai primi di gennaio ho assunto il ruolo di Segretario generale di Confartigianato Milano Monza e Brianza. È l’associazione cui sono legato da un’intera vita lavorativa e nella quale ho sin qui ricoperto funzioni di natura tecnico-professionale. Ora mi trovo a doverne organizzare anche la rappresentanza e sostenerne l’attività a favore delle piccole imprese che vi aderiscono. Sono fermamente convinto che si tratti di un settore fondamentale non solo sul piano economico ma anche della tenuta sociale dei nostri territori. Nei laboratori artigiani si fa quotidianamente molta più ricerca ed innovazione di quanto si pensi, si tramandano saperi, si assicurano servizi. La produzione “taylor made” supera il taylorismo della produzione seriale affermandosi come quella che meglio può garantire la sostenibilità ambientale. Anche questo, naturalmente, è un mondo in cui le trasformazioni e la globalizzazione inoculano paure e tensioni. Occorre che qualcuno se ne prenda cura e lo accompagni. Questo è il ruolo delle associazioni di categoria (come del sindacato per i lavoratori dipendenti). In tempi recenti c’è chi ha teorizzato la disintermediazione e, di conseguenza, la loro inutilità. Il risultato è stato il trionfo del populismo. Spero che la lezione sia servita.

Appuntamenti
Segnalo due belle occasioni per ragionare di futuro. Entrambe a Vimercate nella Sala Don Moioli della Libreria Il Gabbiano.
Giovedi 13 alle 21: Cambiamento climatico, economia, sostenibilità con Claudio Cassardo (Università Torino), Bonafè, Rampi, Torri, Brizzolara, Crippa. Organizza il PD cittadino.
Sabato 15 alle 17: presentazione del nuovo libro di Valeria Termini (ordinario di economia politica a Roma Tre) “Il mondo rinnovabile”. Il giorno prima lo stesso libro è presentato a Roma presso l’Istituto della Enciclopedia Treccani da Giuliano Amato, Enrico Giovannini e Paolo Mieli. A Vimercate toccherà a me l’impresa: roba minima (cit. Jannacci).

Enrico Brambilla

www.enricobrambilla.it   

 

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