Clandestino
Comunque la si pensi sui “clandestini” (io sto con Manu Chao) bisogna spiegare agli italiani che la legge in vigore non è solo inutile, ma dannosa. Infatti prevede un reato contravvenzionale, che comporta un'ammenda da 5 a 10mila euro: possiamo immaginare in quanti l'abbiano pagata. Fa sì che i migranti imputati possano sottrarsi alle domande dei magistrati sugli scafisti e che ad essi debba essere assicurata la difesa d'ufficio, che grava sui contribuenti italiani. Forse dicendo queste poche cose si smonterebbero meglio le idiozie salviniane, anzichè rinviare le decisioni per “opportunità politica”.

La settimana in Regione
L'attività regionale ha ripreso il suo ritmo tradizionale. La settimana funziona così: il lunedì mattina è lasciato per le iniziative dei singoli gruppi, il pomeriggio per ufficio di presidenza, conferenza dei capigruppo, eventuali tavoli specifici. Il martedì è giornata di consiglio. Mercoledì e giovedì sono i giorni per le commissioni (8 permanenti e 4 speciali, distribuite nelle quattro mezze giornate), il venerdì è di norma utilizzato per le iniziative sui territori. Per contenere le spese di straordinario ai dipendenti è stata proposta la chiusura anticipata alle 18 delle sedute di consiglio, oggi di norma prevista alle ore 20. Come dire: democrazia sì, ma solo nelle ore d'ufficio...

La schiscetta
Il comune di Corsico (sindaco di centrodestra) ha deciso di impedire l'utilizzo del servizio mensa ai bambini i cui genitori risultano insolventi. Fermo restando il diritto del comune a recuperare il proprio credito, il centrosinistra ha sostenuto una mozione tesa a garantire i diritti dei minori, che non possono essere discriminati per il comportamento dei genitori.
La mozione è stata respinta dalla maggioranza ed anche dai 5 Stelle. I grillini hanno infatti presentato un testo alternativo, sostenendo un diverso rimedio per chi non può pagare la mensa: il ritorno alla schiscetta. Basta con dietologi, menu specifici, controlli alimentari: largo al fai da te, al panino portato da casa. Con l'appoggio del centrodestra, cui il servizio di refezione scolastica ricorda i bolscevichi anni settanta.

I Cantoni di Maroni
Tra le conseguenze della riforma costituzionale (oltre che della legge Delrio) c'è la definitiva abolizione delle province. Le Regioni potranno però dar vita ad Enti di area vasta che facciano da raccordo tra la stessa ed i comuni, attribuendovi specifiche funzioni. Maroni ha annunciato l'intenzione di suddividere la Lombardia in 8 Cantoni, corrispondenti alle nuove Agenzie di Tutela della Salute (ATS). Al di là della sciocchezza onomastica e dei confini discutibili, è positivo il fatto che si cominci a mettere mano al ridisegno delle istituzioni lombarde. A patto che si lavori ascoltando i territori e cercando di semplificare un quadro oggi fatto di geometrie troppo variabili. Provate a sovrapporre le cartine dei nuovi collegi elettorali della Camera, quelli delle Aziende Sanitarie, degli Ato (ambiti idrici), delle Agenzie di Trasporto, delle Aler (edilizia popolare): nulla combacia. Senza contare di ciò che si profila per Camere di commercio, Prefetture, Tribunali. Chiamiamoli come vogliamo, purché siano finalmente coerenti.

Il Family Flop Day di Regione Lombardia
Altro che Regione leader: la Lombardia perde punti in molti settori (si veda l'ultimo rapporto Crea sulla sanità, che ci vede regredire in settima posizione) ed eccelle solo in uno: l'oscurantismo culturale. Così, mentre finalmente in Parlamento si va verso la legge sulle unioni civili, la nostra Regione annuncia l'adesione al Family Day. L'annuncio peraltro arriva nel giorno in cui la stampa sancisce il clamoroso flop delle misure pro-famiglie avviate negli ultimi mesi del 2015. Prendiamo il bonus bebè: 800 euro per i neonati fino al 31 dicembre. Finora sono state approvate poco più di 800 richieste, a fronte di una previsione di 8000; non hanno funzionato meglio l'assegno di autonomia o quello per l'inserimento lavorativo. Insomma alla prova dei fatti le famiglie lombarde di aiuti veri ne ricevono ben pochi.

Bandi Regionali
Bando per l'innovazione di edicole e librerie “Voltapagina” (D.d.u.o. 10 dicembre 2015 - n. 1162)
Finalità: interventi di innovazione e valorizzazione dei punti vendita di libri, giornali, riviste e periodici. Sono ammessi al finanziamento una serie di interventi funzionali all’innovazione del punto vendita, come opere strutturali, acquisto di software e hardware, spese per interventi innovativi di efficientamento energetico, costi per la formazione degli imprenditori e del personale impegnato, acquisto di attrezzature funzionali a interventi di innovazione, organizzazione di eventi e progetti di attività di promozione on line e off line. L’agevolazione prevista consiste in un contributo a fondo perduto fino ad un massimo del 70% della spesa complessiva ammissibile, nel limite di 10.000 euro per impresa.
Beneficiari:  micro e piccole imprese, singole o aggregate, con almeno un punto vendita ubicato sul territorio lombardo, che svolgono attività di commercio al dettaglio di libri, giornali, riviste e periodici.
Scadenza: dalle ore 12 del 25 gennaio 2016 fino alle ore 12 del 12 febbraio 2016.VEDI IL BANDO
Bando per l’assegnazione di finanziamenti per interventi in favore delle vittime del reato di usura (Decreto n. 11266 del 2 dicembre 2013)
Finalità: favorire iniziative di contrasto al fenomeno dell’usura e di solidarietà alle vittime di tale reato.
Beneficiari: titolari di un’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o comunque economica, ovvero una libera arte o professione. Per poter accedere ai benefici previsti devono: avere sede legale e/o operativa in una provincia lombarda da almeno un anno dalla data di approvazione del bando oppure essere titolari di partita IVA o C.F. per lo svolgimento di un’attività domiciliata sul territorio lombardo da almeno un anno dalla data di approvazione del bando; dichiarare di essere vittime del reato di usura e risultare persone offese nel relativo procedimento penale; aver subito il reato nel territorio della Regione; predisporre in autocertificazione un programma di riavvio/rilancio della propria attività economica. Nel caso il beneficiario sia una società, la persona fisica indicata dal decreto che dispone il giudizio deve essere socio, amministratore o legale rappresentante della società destinataria del contributo. Il contributo non può essere concesso prima del decreto che dispone il giudizio nel relativo procedimento penale.
Scadenza: esaurimento risorse  VEDI DECRETO   VEDI ALLEGATO

Appuntamenti
Lunedì 18 alle 19.00 sono a Radiolombardia; mercoledì 20 dalle 7.00 alle 9.00 a TV 7 Gold;  giovedì 21 dalle 17.30 Direzione Regionale PD.

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Enrico Brambilla