La sinistra del PD
Giovedì sera Pippo Civati con Fassina, Vendola, la Fiom. Oggi Bersani con Martina e Speranza (la sinistra di governo). Sabato prossimo Cuperlo (sinistra dem). Nel giro di una settimana a Milano tre iniziative diverse per dare voce alla minoranza del PD. Che già è, appunto, minoranza, ma che rischia di restarlo a lungo se per di più si frantuma in rivoli incomunicanti. Fra i 'compagni' lo smarrimento è grande e rischia di trasformarsi in abbandono silenzioso. Servirebbe anche a Renzi avere all'interno del PD una minoranza leale ed autorevole, che lo costringa al confronto è lo sfidi sul rinnovamento. Purtroppo ad oggi questa alternativa ancora non c'è, ovvero ce ne sono troppe.

La settimana in Regione
È iniziata in Consiglio la maratona per l'approvazione della legge sul consumo di suolo. Forza Italia aveva minacciato di disertare l'aula come forma di pressione per ottenere il rimpasto di giunta (ovvero più assessori). La protesta è rientrata e ieri sera si sono riuniti tutti ad Arcore. Pare abbiano trovato un accordo. Vedremo nei prossimi giorni. Intanto ogni provvedimento è buono come pretesto per chi nella maggioranza ha qualche recriminazione da avanzare. Così l'assessore leghista ma outsider Fava (con un cognome così non può che occuparsi di agricoltura) si è messo di traverso sulle nutrie. Questi toponi devastano i campi della bassa: è pronto un provvedimento per dare loro la caccia ma lui non vuole sganciare i soldi e fa ritardare ad arte i suoi uffici pur di rinviare le decisioni. Ostruzionismo padano.

Maratona o mezzofondo?
Il periodo delle grandi maratone è alle spalle, ora, in vista della stagione invernale indoor bisogna allenarsi anche per il mezzofondo. Fuor di metafora: la corsa alla successione di Maroni, prevista tra quattro anni, potrebbe avere tempi più brevi. Forse anche da centometristi.
Ci sono conflitti continui all'interno della maggioranza, che impediscono di dare tempestive risposte ai problemi emergenti, e ci sono le inchieste che già hanno portato al patteggiamento dell'ex direttore di Eupolis, cosa che rischia di mettere in difficoltà la posizione del presidente Maroni. Il PD deve essere quindi pronto per qualsiasi competizione. La conferenza di organizzazione apertasi in questi giorni nei circoli deve servire soprattutto a questo, non certo a riproporre a livello locale le divisioni nazionali.

Di cosa parliamo quando diciamo consumo di suolo
Il principale equivoco del progetto di legge della maggioranza di centrodestra in Regione sul consumo di suolo sta nelle definizioni. Non si può limitare il tema alla sola trasformazione di aree ritenute agricole dai piani di governo del territorio, senza tener conto dello stato di fatto. Non si può inoltre escludere dal computo quel che viene destinato alle infrastrutture: strade, ferrovie, impianti. La questione non è di natura giuridica, ma sostanziale: quale che sia la ragione che comporta l'impermeabilizzazione di un terreno oggi naturale deve essere valutata con estrema attenzione, ed assentita solo in assenza di alternative. I disastri provocati dalle piogge di questi giorni evidenziano la necessità di una svolta radicale.

La chimera dei costi standard
Ogni volta che sento citare la famosa siringa che costa diversamente a Milano ed a Catanzaro mi si alimenta una gran voglia di farne uso improprio con l'interlocutore. Se qualcuno pensa di risolvere i problemi della spesa sanitaria in questo modo o è incompetente o è un burlone. I costi della sanità sono fortemente legati ai livelli delle prestazioni che si intendono garantire, alle nuove forme di bisogno. Più che di costi standard bisogna parlare quindi di fabbisogni standard: non è questione puramente lessicale ma di sostanza. In ogni caso i tagli lineari vanno esclusi: li faceva Tremonti, si è visto dove ci hanno portato.

Appuntamenti
Tre seminari del gruppo Pd in Regione (al Pirellone): Lunedì 17 alle 9.30 'Una cura del ferro per la Lombardia', giovedi 20 alle 16 'Nuove e vecchie dipendenze', venerdì 21 alle 16.30 'Quali opportunità per gli over 50'. Giovedì 20 alle 19 sono a Radiolombardia.

Enrico Brambilla